Oggi parliamo della problematica dell'incontinenza urinaria con il dottor Giulio De Matteis, specializzato in Uroginecologia e più volte consulente professionale per la realizzazione di corsi chirurgici per l’incontinenza urinaria femminile presso numerose strutture ospedaliere dislocate in tutto il territorio nazionale.
A che età si manifesta l’incontinenza?
L’età in cui l’incontinenza si manifesta con maggior frequenza è dopo i 40 anni. Questo non significa che non possano verificarsi casi di incontinenza urinaria, sia da urgenza sia da sforzo, anche in età più giovanile o durante la gravidanza.
Perché l’incontinenza e il prolasso sono frequenti in menopausa?
In menopausa sono frequenti perché si ha un minor trofismo dei tessuti sia in conseguenza dei parti sia in conseguenza della carenza di estrogeni che si verifica dopo la menopausa, non escludendo inoltre fattori costituzionali.
Quali sono le cause da cui scaturisce l’incontinenza urinaria?
Innanzitutto, bisogna dire che l’incontinenza urinaria compromette le più semplici attività quotidiane e ha ripercussioni su tutti i versanti dell'esistenza, da quello sociale a quello psicologico, lavorativo, privato, fisico e sessuale.
Le cause possono essere molteplici, tra le più frequenti sono la gravidanza e il parto, oltre problematiche di tipo costituzionali che derivano da patologie del collagene e tessutali.
Si deve invece sapere che il problema della IUS può essere risolto nell'80-85% dei casi con adeguati esercizi muscolari tesi a rinforzare il pavimento pelvico e interventi chirurgici sempre meno invasivi.
Quali sono le azioni da intraprendere se si soffre di questo problema e soprattutto, esistono soluzioni definitive?
Il primo passo è effettuare una visita uroginecologica finalizzata a individuare la tipologia di incontinenza alla quale seguiranno degli esami specifici (urodinamometria) necessari all'individuazione più dettagliata del problema. Nel caso di incontinenza urinaria da urgenza o da sforzo il primo step può essere una terapia conservativa, ma altamente risolutiva, come la radiofrequenza.
Come passo successivo per l’incontinenza da sforzo è possibile agire mediante intervento chirurgico mini invasivo, effettuabile anche in anestesia locale, della durata di pochi minuti e che ha una risoluzione del 90%.
Come passo successivo nell'incontinenza da urgenza è presente una vasta gamma di farmaci in grado di agire sulla contrattilità della vescica.
Quindi il primo passo, se una donna si riscontra in questa problematica quale è? Cosa consiglia?
Si consiglia, dopo inquadramento uroginecologico, trattamento conservativo con radiofrequenza (anche mista).
Sconfiggere questa problematica, al giorno d’oggi è possibile!
Quindi il mio consiglio, è rivolgersi sempre ad uno specialista, che vi saprà indirizzare nel modo corretto verso una soluzione definitiva del problema, e riconquistare la propria quotidianità, non sarà più un’utopia.